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Siamo in Salento, tacco dello Stivale, incastonato nelle acque limpide dell’Adriatico e dello Ionio, dove alte scogliere, scolpite dal mare, si alternano a litorali sabbiosi, verdi distese di macchia mediterranea e piccoli “eden” raggiungibili solo via mare. Lecce, in Puglia, è tra le più belle città d’arte del Meridione Italiano.

La presenza di ben due mari, rende questa parte della Puglia un vero paradiso terrestre per chi desidera una vacanza di sole, relax e divertimento. La costa adriatica, con imponenti pareti rocciose e deliziose baie incastonate tra il blu del mare e il verde delle pinete, offre un panorama incontaminato, in alcuni tratti ancora allo stato selvaggio, con alcune zone di grande interesse naturalistico, come la Riserva Naturale di San Cataldo e l’Area dei Laghi Alimini.

Nota come “la Firenze del Sud”, Lecce sa stupire e affascinare turisti e visitatori: le sue antichissime origini messapiche e i resti archeologici della dominazione romana si mescolano infatti alla ricchezza e all’esuberanza del barocco, tipicamente seicentesco, delle chiese e dei palazzi del centro.

Tra San Cataldo e Otranto, la costa adriatica offre paesaggi di straordinaria bellezza: bianche scogliere si contrappongono all’azzurro del mare, interrotte saltuariamente da litoranei sabbiosi, dal verde della macchia mediterranea e da specchi d’acqua salmastra separati dal mare da uno stretto lembo di terra. Giunti ad Otranto, si consiglia una visita nel centro storico della città, circondato dalle possenti mura e dominato dal Castello fatto costruire, nel XV secolo, da Ferdinando I d’Aragona e dalla Cattedrale con uno splendido mosaico pavimentale (XII sec.) raffigurante la storia dell’epoca. Un fitto intreccio di vicoli e strade lastricate in pietra disegna il cuore dell’antica Otranto, dove il candore delle case si mescola ai colori delle botteghe artigiane e dei tanti negozi di souvenir.

Porto Cesareo, Gallipoli, Torre San Giovanni sono alcune delle “perle” situate sul litorale ionico, con Santa Maria di Leuca a segnare il confine tra i due mari della Puglia. Tra Otranto e Gallipoli, la forza dei venti – unita a quelle del mare – ha scolpito la roccia calcarea delle scogliere dando origine a suggestive cavità naturali come la Grotta Zinzulusa, ricca di stalattiti e stalagmiti, la Grotta Grande del Ciolo e le grotte del Parco naturale di Porto Selvaggio.

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Verdure, olio, pane e pasta, sapientemente mescolati e dosati, sono gli ingredienti base della gastronomia leccese. Orecchiette, maccheroncini e tagliatelle sono i punti di forza dei primi piatti. I condimenti spaziano dal semplice pomodoro fresco insaporito dal basilico e dal pecorino o dal cacio ricotta, alle cime di rapa, dalla tenera carne di agnello al pesce fresco locale.

Ricco l’utilizzo delle verdure che compongono gustosi piatti unici come la parmigiana di melanzane e la “taieddhra”, un trionfo di sapori a base di patate, zucchine, cipolle e cozze insaporite con formaggio grattugiato. Pizze e focacce sono un altro elemento caratterizzante della cucina salentina. Arricchite con verdure e condite con un filo d’olio extra vergine d’oliva, sono una vera delizia per il palato.

E non dimentichiamo le frise, pane biscottato ammorbidito nell’acqua e condito con i succosi pomodori pugliesi, la rucola e l’olio, piatto unico che i contadini, nel passato, mangiavano velocemente durante la breve sosta per il pranzo.

Tra i secondi piatti, sono assolutamente da provare gli involtini di trippa e di interiora di agnello cotti in brodo o a brace, l’agnello con patate alla leccese e, ovviamente, le ricette a base di pesce arrosto o fritto, in zuppa o al cartoccio. Ricci, cozze e ostriche “a crudo” sono riservati a chi ama il gusto deciso del mare. Tra i dolci si può scegliere tra il pasticciotto ripieno di crema, la cotognata leccese, i fichi secchi e i taralli. Da assaggiare i mostaccioli con copertura di cioccolato e impasto addolcito da mosto d’uva e marmellata.

Aleatico, Squinzano, Copertino, Galatina, Leverano, Matino, Nardò e Salento compongono la carta dei vini del Salento. Da non dimenticare l’altro principe della tavola pugliese – l’olio – che qui viene prodotto con il marchio Terra d’Otranto DOP.