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Vivi Torino

Torino, cela nel suo cuore il mistero; città che racchiude numerose simbologie; sacra icona della metropoli al vertice dei triangoli della magia.

Il  salotto bene di Torino è Piazza San Carlo, da sempre cuore pulsante della vita culturale e politica della città con i tradizionali caffè San Carlo a caffè Torino mentre Porta Palazzo è il mercato all’aperto più grande d’Europa. La Mole Antonelliana, rappresenta il simbolo clou di Torino, nata con l’idea di essere una sinagoga, oggi sede del nuovo  Museo Nazionale del Cinema. La Mole, la cui storia tormentata ha visto negli anni svariati restauri e modifiche strutturali, fu una delle prime costruzioni a venire illuminata mediante piccole fiammelle di gas cittadino sul finire del XIX secolo. Torino, città attraversata dal fiume Po’ si mostra agli occhi delle persone con eleganza e romanticismo.

Città del mistero e della contraddizione sacro/profano è  definita “la città del diavolo ma che allo stesso tempo ospita una delle reliquie più famose al mondo: la sacra sindone.

Gusta Torino

A Torino si mangia bene e di gusto. Prodotti tipici e tanta passione per una cucina elaborata che al solo racconto mette l’acquolina in bocca.

I piatti tipici della cucina torinese vantano anni e anni di tradizioni e storia: il fritto misto è legato al rito della macellazione del maiale, il Bollito Misto è il piatto più semplice e monumentale della cucina piemontese.
La carne da gustare semplicemente bagnando i bocconi nel sale oppure con la classica sfilata di salse: il bagnetto verde (a base di prezzemolo, acciughe e aglio), il bagnetto rosso (a base di pomodoro), la cognà (mele cotogne e pere cotte nel mosto) la saussa d’avijie (una salsa rinascimentale con miele, noci e senape), la salsa di cren..

La bagna càuda (letteralmente salsa calda) è un tipico piatto della cucina piemontese, originario in particolare delle Langhe, del Roero e del Monferrato, nelle province di Cuneo, di Torino e di Asti. Una delle leggende sulla sua nascita vuole proprio che venisse preparato per togliere ai vendemmiatori il dolce, spesso quasi nauseante, dell’uva pigiata. Ottimi i vini di Torino e provincia; vantando questa regione di grandi vigneti la produzione vinicola è al massimo dello splendore: il Barbera, il Nebbiolo, il Barbaresco, o il Dolcetto e in particolare la Freisa di Chieri.