Vivi Lecco
Posta in “…quel ramo del Lago di Como…” tanto decantato da Alessandro Manzoni ne “I Promessi Sposi”, Lecco è ricordata dai turisti soprattutto per la bellezza dei luoghi e per le pareti a strapiombo dei monti sul lago.
La sua posizione è estremamente favorevole, in una zona pianeggiante corrispondente al punto in cui il fiume Adda confluisce nel lago di Como. Il clima di Lecco è frizzante; è una delle città più calde della Lombarda perché esposta al sole e alla piacevole brezza che che soffia dal lago.
Le origini preromane della cittadina sono riconoscibili nella sua struttura architettonica conservata nel tempo e attraverso lo spazio.
Nel corso dei secoli la città ebbe decadimenti seguiti sempre da riprese, di cui la più vivace fu quella avvenuta dopo che Lecco divenne dominio austriaco (seconda metà dell’800). Da allora le industrie cittadine hanno subito un forte incremento e ancora oggi è uno dei centri industriali più importanti del paese.
Gusta Lecco
I pochi pescatori rimasti a gettare le reti a Pescarenico e dintorni garantiscono oltre cento tonnellate di pesci all’anno: agoni, i pregiati lavarelli o coregoni, le piccole alborelle, cavedani ma anche lucci, tinche, persici.
E’ proprio il pesce di lago ad essere protagonista della cucina lecchese.
Piatto tipico sono i missoltini (pesci simili alle aringhe) che vengono sviscerati subito dopo la pesca, passati nel sale e appesi al sole per circa cinque giorni. Affogati nell’aceto o grigliati e serviti con polenta, questi piatti rendono speciale la cucina di Lecco.
Lo squartone è il pesce di lago servito in salsa verde di basilico, aglio e pinoli.
Gli “scapinasc” sono ravioli con ripieno di uvetta, amaretti e pane grattato. Per quanto riguarda la carne, una peculiarità lecchese ci riporta al Manzoni: i capponi che Renzo porta al dottor Azzeccagarbugli, abitualmente vengono cucinati dai lecchesi ripieni con prugne, castagne e uvetta.