Vivi Trento
Trento è una città meravigliosa; bella da vivere e buona da gustare. Città di storia e d’arte, già definita splendidum municipium dall’imperatore Claudio nel 46.
Il centro storico di Trento è suggestivo, con il caratteristico assetto urbanistico dove gli aspetti rinascimentali si alternano a quelli medioevali con i numerosi palazzi nobiliari, alcuni con le facciate affrescate, che una sapiente opera di restauro sta riportando agli antichi splendori.
Belle da visitare sono la Torre Vanga, Piazza Cesare Battisti, che risale all’epoca fascista (1923-38) e piazza Duomo, ornata dalla fontana di Nettuno è considerata una delle piazze più belle d’Italia, con una serie di suggestive case affrescate mentre Piazza di Fiera è caratterizzata da un lungo tratto di mura merlate.
Suggestivo è unico nella sua bellezza, il Castello del Buonconsiglio, antica residenza dei principi-vescovi dal 1255, è oggi sede del Museo Provinciale d’arte e del Museo Storico in Trento. L’immensa costruzione, circondata da alte mura e col ponte levatoio all’ingresso, fu eretta in diverse epoche dal 1200.
I Trentini amano fondamentalmente tre cose, chiaramente collegate fra loro: la montagna, un buon bicchiere di vino e i cori alpini. E’ facile dar loro ragione: le montagne sono stupende, sono eccezionali e completano una cucina locale, ricca e gustosissima, i cori alpini ravvivano le tradizioni e rallegrano i cuori…
Gusta Trento
Dai monti e dalle valli, diversità che sanciscono nettamente i sapori trentini, vigorosi e ancora padani, da quelli altoatesini, di marcata ascendenza oltralpina.
I tipi di pane sono: I Bechi-panzalini, il Bina, il Gramolato, il Breatl, il Pag, il Pane ai semi di lino, lo Schüttelbrot, il Brezel e il Pan de molche.
Nel tradizionale menù trentino troviamo: Gnocchi di Ricotta che si preparano impastando la ricotta, farina, uova e pane grattugiato. Si unisce poi burro e formaggio grana o ricotta salata.
La carne salada è la coscia di bue conservata in salamoia, questa viene tagliata a fettine e scaldata leggerente sulla piastra. La si serve con fagioli bolliti e conditi con olio d’oliva. Ravioli della Val Pusterla sono composti da spinaci, ricotta ed erba cipollina oppure di verza od anche di crauti acidi appassiti nel burro.