Vivi Vercelli
Vercelli è di origine celtica. Nella storia di questa incantevole città ricordiamo che durante il Rinascimento fu uno dei centri di cultura principali del Piemonte. Prima sotto i Visconti e poi con i Savoia.
Camminare per Vercelli quindi significa respirare la storia, che si manifesta la Basilica di San Andrea, iniziata nel 1219 ma terminata in più epoche successive, con due splendidi campanili e numerose opere d’arte conservate al suo interno; la Cattedrale di San Eusebio e la cinquecentesca chiesa di San Cristoforo.
Vercelli ospita sui suoi territori Casa Tizzoni del XV secolo; il Museo Camillo Leone con reperti di storia antica vercellese; la suggestiva Piazza Cavour; il centro culturale di Santa Chiara; il Palazzo Centori del ‘400; e il Museo civico Francesco Borgogna, che contiene una fornita pinacoteca, seconda per importanza solo alla Sabauda di Torino.
Le campagne vercellesi sono famose per la coltivazione del riso e caratterizzate paesaggisticamente dalle vaste risaie. Oggi la città domina il mercato europeo del riso. La diffusione del cereale nella zona risale tuttavia al Medioevo e si deve ai monaci benedettini e cistercensi, che iniziarono la sua coltivazione, mentre già dal ‘500 iniziò ad essere esportato.
Gusta Vercelli
A Vercelli, il riso è padrone della tavola. Vi è il riso come il Panissa, il più tipico dei risotti vercellesi, anche se sono tanti i prodotti della terra e della tradizione rurale tipici di questa terra come i fagioli, le cotiche, il battuto di lardo, aromi e salam d’la duja.
Anche il papalo più difficile potrà apprezzare la fagiolata, le rane, i fritti di maiale, la polenta concia e i capunèt, semplici involtini con verdure e mortadella.
Tra i dolci di Vercelli annoveriamo la pastafrolla dei bicciolani, friabili biscotti aromatizzati con cannella, cacao e chiodi di garofano, la tartufata una torta di panna e crema, con la base guarnita con granella di nocciole, e ricoperta da vaporose sfoglie di cioccolato con zucchero a velo, le miacce, cialde, sottilissime e croccanti, servite con il miele, il gorgonzola, la marmellate, lo speck, e con la toma valsesiana.